PASSEGGIATA
IN RICORDO DEI MORTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE IN COMPAGNIA DELLE POESIE DI
CATERINA CONSOLARO SCELTE DAL LIBRO “ CIELI
VARIANTI” E DEL GIOVANE GRUPPO
CORALE “
GOCCE D’ARMONIA”.
Descrizione
del percorso
Tempo previsto : 2h circa dalle 10
alle 12 di Domenica 30/8/2015.
Non adatto a bambini d’età inferiore agli otto anni
che vanno comunque sorvegliati a causa delle numerose trincee non sempre ben
visibili. In caso di maltempo la manifestazione si svolgerà nell’aula
consigliare del comune di Asiago la mattina stessa con il medesimo orario.
Si tratta di una passeggiata
varia e suggestiva che si snoda lungo un sentiero storico delimitato da trincee
che videro aspri combattimenti durante la Prima Guerra Mondiale. La mulattiera
porta in 1,30 h circa al cimitero della Brigata Sassari che si distinse
eroicamente e con immense perdite di vite umane nell’estrema difesa del confine
militare assestatosi lungo la linea delle montagne dell’ Altipiano. Noi però ci
fermeremo prima, lasciando a chi lo desidera di completare il percorso. Si
parcheggia dove finisce via Val Giardini(la via è situata a nord
dell’aeroporto, inizia al bivio della contrada Ebene )per lasciare posto ad una
strada bianca che porta al Monte Zebio. Non si prende questa strada, ma la
mulattiera a sinistra dove ci sono dei cartelli indicatori dei sentieri tra i
quali quello del cimitero della Brigata.
La prima breve sosta, dopo una breve introduzione storica, inizierà con
un canto e la lettura di due poesie sulla collina che si apre proprio appena
imboccata la mulattiera, dove è stato allestito il set cinematografico del film
di Ermanno Olmi “Torneranno i prati”. La trincea, perfettamente ricostruita, è
ora sede di un interessante piccolo museo che visiteremo brevemente subito,
prima d’iniziare, per entrare nella giusta atmosfera. Da questa collina vi è
una bella visione di tutta la piana di Asiago. Si riparte sempre seguendo i
segni bianco-rossi del CAI senza mai deviare e, dopo aver sostato per riposarci
della breve salita nel piccolo fresco bosco di abeti, si continua per poco fino
a che s’incontra sulla destra una baracca di cacciatori in un prato recintato
da filo spinato. Pochi metri dopo la baracca si entra nel bosco di abeti e si trova
subito a sinistra un sentiero forestale
che devia dal percorso e che si percorre per circa 150 metri fino a che si
sbocca in una piccola radura creata dai boscaioli per depositare il legname.
Qui sarà la seconda sosta sempre con il canto delle splendide voci di questi
giovani cantori e la lettura di altre due poesie…Ma prima lungo il sentiero ci
fermeremo ad osservare i resti delle trincee che s’intravvedono nel bosco a
sinistra e i buchi delle granate. I magnifici abeti che rendono il bosco
meravigliosamente fresco e silenzioso, durante quello spaventoso conflitto non
c’erano. Erano stati in gran parte tagliati. Successivamente si ritorna sui
propri passi e si riprende la mulattiera. Qui il percorso, per arrivare alla
terza ed ultima sosta richiede almeno un 25 minuti. Si snoda sempre nel bosco
senza alcuna deviazione, basta seguire i segni bianco-rossi. Poiché è in salita
lo percorreremo lentamente osservando ovunque i segni lasciati dalla guerra. Ci
fermeremo per riposarci davanti alla lapide che ricorda la fucilazione di due
partigiani durante la seconda guerra mondiale, sorpresi in un agguato dai
nazi-fascisti. Il sentiero continua a destra della lapide e ci porta poco dopo
ad un’altra breve sosta: a sinistra delle gallerie, ancora ben visibili,
portano una targa storica con scritto : “ Terzo Battaglione Artiglieria di Montagna
Quarantesimo Batteria 1917 “. L a
mulattiera s’inerpica all’ombra del bosco, sempre con segni visibili di guerra
sia a destra che a sinistra per entrare finalmente in una magnifica radura
sbarrata da due tronchi d’abete. La salita, anche se dura, è come una forma
d’iniziazione per preparare lo spirito ad entrare in questo posto così profondamente
religioso. Qui abeti alti più di trenta metri disegnano solenni lo spazio come
le colonne di una grande cattedrale. In questo luogo che ispira al silenzio e
alla pace ci fermeremo per l’ultima sosta, con l’ultimo canto e la lettura di
altre due brevi poesie.
Chi lo desidera, e lo
consigliamo vivamente, può successivamente completare il suggestivo percorso
fino al cimitero della Brigata Sassari perfettamente ricostruito(altri 40’
circa).
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