Valdastico: Escursione alla "Diga" con discesa per i "Salti"
Fate questo sentiero solo se accompagnati da una guida che lo conosce. La traccia è quasi inesistente, e la discesa dai "salti" è piuttosto pericolosa e senza traccia.
Che bella la Val del Chestele. quella che io ho sempre chiamato la Valle Artificiale. quando la percorrevo eratutta liberadai cespugli e si vedeva fino in alto facendo lavorare la mia fantasia all'infinito......................ora si è svelato il mistero!!!!!! Bellissimo e e mozionante Floriana
Bel reportage Gino. Mi ricorda quella volta che l'abbiamo fatto in velocità al rovescio dopo essere saliti alla scafa delle anguane, che per te era la prima volta. Prima di diventare vecchi dobbiamo salire la parete del sojo.
Ciao Koskri Non contare su di me per salire la parete del Sojo, ho paura a montare su una scala, in compenso con Nicolò possiamo andare di nuovo nella scafa delle anguane, visto che lui non c'è mai stato. Aspetto locandina per presentazione libro Andrea a presto, un abbraccio gino
Eh no ciò, questo è un vulnus nel curriculum di Nicolò da sanare al più presto. Non serve a niente laurearsi se poi non si è stati sulla Scafa. Per essere tipi scafati bisogna andare sulla scafa almeno una volta nella vita. Se non vieni sul sojo allora ci organizziamo per il 60° a fare bungee jumping al Ponte di Rossato.
Hai ragione Gianni, nel mio curriculum mancano ancora la Scafa delle Anguane e le grappe (non quelle da bere!) in Torra..conto su te e Gino per provvedere a questa lacuna! Per quanto riguarda il ponte di Rossato, mi offro volontario come cameraman per le vostre acrobazie in aria...
Che bella la Val del Chestele. quella che io ho sempre chiamato la Valle Artificiale. quando la percorrevo eratutta liberadai cespugli e si vedeva fino in alto facendo lavorare la mia fantasia all'infinito......................ora si è svelato il mistero!!!!!! Bellissimo e e mozionante Floriana
RispondiEliminaCiao Floriana
EliminaEffettivamente poche persone a San Pietro conoscono questo sentiero, e pochi sono andati fino alla diga...un grande abbraccio gino
Bel reportage Gino. Mi ricorda quella volta che l'abbiamo fatto in velocità al rovescio dopo essere saliti alla scafa delle anguane, che per te era la prima volta. Prima di diventare vecchi dobbiamo salire la parete del sojo.
RispondiEliminaCiao Koskri
EliminaNon contare su di me per salire la parete del Sojo, ho paura a montare su una scala, in compenso con Nicolò possiamo andare di nuovo nella scafa delle anguane, visto che lui non c'è mai stato.
Aspetto locandina per presentazione libro Andrea a presto, un abbraccio gino
Eh no ciò, questo è un vulnus nel curriculum di Nicolò da sanare al più presto. Non serve a niente laurearsi se poi non si è stati sulla Scafa. Per essere tipi scafati bisogna andare sulla scafa almeno una volta nella vita. Se non vieni sul sojo allora ci organizziamo per il 60° a fare bungee jumping al Ponte di Rossato.
EliminaPerfetto per il bungee Jumping al Ponte di Rossato, tanto ormai manca poco... Horta Buar
EliminaHai ragione Gianni, nel mio curriculum mancano ancora la Scafa delle Anguane e le grappe (non quelle da bere!) in Torra..conto su te e Gino per provvedere a questa lacuna!
RispondiEliminaPer quanto riguarda il ponte di Rossato, mi offro volontario come cameraman per le vostre acrobazie in aria...